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Identificazione dei terminali di un transistor sconosciuto

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view post Posted on 13/1/2018, 12:59

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Una doverosa premessa:
Questa Sezione del Forum è stata aperta per dare modo a tutti noi di condividere le proprie esperienze, i trucchi che ognuno di noi autocostruttori usa per semplificare le nostre attività di sperimentazione e realizzazione di circuiti elettronici in particolare. Lo scopo che il Club si prefigge è quello di condividere le proprie esperienze: non siate pigri, e comunicate in questa Sezione tutto quanto riteniate utili a tutta la comunità.


Diamo spazio quindi a quanto suggerisce IK0BDO per poter utilizzare un transistor non meglio identificato :

Occorre innanzi tutto identificare se il transistor è un PNP o un NPN.
Prendo l'analizzatore (un semplice tester analogico, possibilmente, ai cui terminali, se settato in ohm -bassa portata-, vi sia un tensione superiore a 3 Volt ), scegliere il terminale del tester sul quale riscontro una tensione positiva (fornita dalla pila interna) ed inizio a collegarlo in maniera fissa ad uno dei tre reofori del transistor sconosciuto,
Collegando alternativamente l'altro terminale (sul quale c'è tensione negativa) sui restanti due reofori del transistor, spostando per prove successive la posizione del terminale positivo (quello collegato stabilmente) troverò un unica posizione dove la lettura in ohm sarà dell'ordine dei 50-100 ohm e pressoché identica.
Ebbene, quel transistor è un NPN ed il reoforo del transistor dove il terminale positivo (come tensione, non necessariamente quello rosso) era collegato stabilmente è la sua base.
Perché questo ?
Perché è come se noi ci trovassimo sul punto centrale di due diodi collegati contrapposti ed opposti come senso di conduzione, ed abbiamo azzeccato la giusta polarità. Se quello fosse stato un transistor PNP, lo stesso risultato lo avremmo avuto invertendo i puntali del tester, utlizzando cioè quello da cui si ha una tensione negativa e lo usiamo come punto di riferimento per le prove sul transistor.
Occorre ora identificare i rimanenti due reorori, quello di emettitore e quello di collettore.
Continuiamo a considerare che il transitor in esame sia un NPN: prendero' il terminale del tester dove ho una tensione negativa e lo collego stabilmente ad uno dei reofori non ancora identificati e colleghero' l'atro terminale all'altro reoforo.
Collegando una resistenza di un valore intorno alle decine di chiloohm fra la base, identificata in precedenza, ed alternativamente con gli altri due reofori, prendero nota di quale dei due determina la lettura minore, in ohm, dello strumento.
Invertirò a questo punto i due terminali del tester e prenderò nota di quale dei due reofori determina la minore lettura dello strumento, anche rispetto alla misura precedente: quel reoforo è il collettore.
L'altro ovviamente è l'emettitore.
Perché questo ? Perché abbiamo realizzato un semplice amplificatore in continua, dove il nostro analizzatore ha rappresentato sia la sorgente di alimentazione che il sistema di misura.

Edited by IQ3QC - 16/1/2018, 07:09
 
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