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Problema animali selvatici

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view post Posted on 26/8/2015, 00:57
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Roberto Guadagnin

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Ciao Ragazzi, è da parecchio tempo che la questione mi frulla nella testa, gli animali selvatici.

A parte vipere, possibili scorpioni, e tutti animali di piccola taglia che più di tanto son semplicemente gestibili da parte mia.

Quello che mi preoccupa maggiormente sono gli animali predatori di taglia media e grossa, come orsi e lupi.

Nel trentino e in parte nel veneto questo problema ha avuto parecchie notizie di cronaca.
Mi son informato al merito e molti escursionisti adottano sistemi di segnalazione come un campanellino sullo zaino, che a ogni passo si possa sentire.
Ho provato ad usarli ma sono parecchio fastidiosi.

Come ultima soluzione per chi si incontra a tu per tu con orsi e più pericolosamente tra branchi di cani selvatici o lupi il discorso cambia. Bisognerebbe avere con se una bomboletta di spray antiaggressione. Purtoppo le uniche disponibili per aggrssione da orso o lupi in italia non sono disponibili (negli altri stati esistono spray di 5m di gittata legalmente vendibili). In italia son considerate alla stregua di un mezzo i offesa personale se non classificate come legali.

Molti consigliano la pistola scacciacani, almeno per arginare i possibili problemi.
La pistola scacciacani ne esistono di parecchie fatture, da quelle riproduzioni di finte armi vere (da collezionismo) a quelle colorate di arancione. Il peso si aggira sui 1kg. Possono esser detenute liberamente e acquistate in egual maniera. Purtoppo avendo le fattezze di armi vere è consigliabile acquistare dissuasori di color arancione. Son relegate a sistemi di segnalazione sonora, in italia. Quindi potrebbero esser utilizzate in caso di allarme.
Vengono caricate con proiettili a salve (senza palla) utili solo per fare un bel botto. Innocue se non per i timpani.

Su questa questione vorrei un vostro parere personale, dal canto mio stò decidendo sul futuro provvigionamento, in caso di cime molto isolate e con possibilità di selvaggina "ostile".

PS. ho potuto visionare una pistola scacciacani di persona e devo dire che il funzionamento è molto uguale ad una pistola vera, ma senza canna di sparo. Dicono che un orso lo possono far scappare, un lupo o branco desistere. Lasciate a parte i petardi che poi incendiano i boschi... Gridare e muovere le braccia fa solo salire l'adrenalina, che porta poi a comportamenti sbagliati.
 
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view post Posted on 26/8/2015, 17:06

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Guarda, giusto ieri mi ha preso a inseguire un bue mentre ero in bici che scendevo da una cima. E' letteralmente scappato all'allevatrice che lo teneva a bada con un bastone e mi si è messo a ruota... Ho accelerato a bomba in discesa per cercare di nascondermi da lui nelle curve e farlo desistere. L'ho seminato.
Però già tempo fa avevo discusso degli animali selvatici con un signore qui della zona che peraltro parla in radio e mi aveva dato alcune indicazioni.
Secondo lui i "lupi veri" non attaccano l'uomo (a meno che l'uomo non abbia con sé dei cani) ma si allontanano quando ne sentono il rumore. Non abbiamo parlato di branco ma di individui solitari. In effetti negli ultimi tempi si sente parlare di incremento della popolazione di lupi perché trova molte prede dai cerbiatti ai cinghiali che al contempo son aumentati in numero.
Una volta, sul crinale qui dietro casa mia, temo di aver fatto un faccia a faccia con un lupo: muso lupino, pelo grigio e rosso arruffato... Niente collare. Mi ha guardato per tutto il tempo che gli son passato davanti ma non ha battuto cenno. Un cane penso che mi sarebbe almeno venuto incontro, o si sarebbe mosso/spostato.
Mi preoccupano invece di più i cinghiali. Per loro "il salvagente" sarebbe buttarsi con la schiena contro un albero ma c'è pur sempre il rischio che sbuchino dal nulla. Anche recentemente s'è sentito di cinghiali che han scontrato motociclisti e conosco una persona che in bici aveva fatto un frontale... Insomma alla casualità non c'è rimedio.
Orsi qui non ce ne sono ma ho campeggiato nel parco nazionale d'Abruzzo con orsi attorno e notai che erano attirati dal cibo perché venivano a rovesciare l'immondizia. Io credo che, muniti di cibo tipo frutta da lanciargli, li si possa tenere a bada il tempo necessario per allontanarsi.
Mi spaventano di più i cagnacci perché non sono veri animali selvatici e quindi non hanno paura. Ti inseguono, sono agili.. Un ragazzo mi raccontò che riuscì a farne fuggire uno a bastonate ma intanto devi avere il bastone e poi la freddezza e la precisione per colpire.
Morale della favola: non bisogna girare da soli, bisogna fare sempre un po' di rumore e cercare di non andare in zone storicamente conosciute come a rischio.
 
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view post Posted on 26/8/2015, 20:41
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Roberto Guadagnin

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A piedi comunque il discorso è abbastanza soft, con l'incontro di selvaggina, se non ti capita di girare l'angolo e di trovartelo davanti.
In bici il discorso cambia, perchè per loro è come se corressi o scappassi, ti scambiano per una preda.
Comunque parecchi animali hanno paura della bici, delle auto forse meno, dell'umano a piedi forse ancora meno.

Mi viene in mente quel gioco che si faceva da piccoli, una molletta da bucato e una cartolina sui raggi, per fare il rumore simil moto.
Di sicuro vengono avvisati a distanza.

Di sicuro la fuga delle volte è la peggiore delle scelte.
 
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view post Posted on 28/8/2018, 17:10
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Up.
Ora come ora, l'animale selvatico che fa più danni agli escursionisti in montagna con esiti anche gravi e invalidanti, almeno al nord, è la zecca, a causa della possibile trasmissione della malattia di Lyme e, molto peggio, della TBE o encefalite da zecche.

Le contromisure sono preventive. Occhio a dove si va, spray antizecche, vaccinazione contro la TBE, e rimuovere tempestivamente gli eventuali ospiti indesiderati (dicono preferibilmente entro 12 ore) per evitare l'inoculo della malattia di Lyme.

 
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view post Posted on 29/8/2018, 09:56
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Vitaliano

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ciao a tutti.

purtroppo sul fatto di "non giare soli" come suggerisce OQU è forse spesso impossibile, dato che la nostra passione montagna+radio non sempre può essere condivisa, magari con un familiare.

Tra i vari possibili pericoli, non dimentichiamoci delle VIPERE: sui nostri monti e sui punti sassosi (ma anche erbosi) dove andiamo e allegramente ci sediamo a far CQCQCQ, sono sicuramente presenti. Inoltre, fatto provato da me e con spavento, non è vero che sempre ci sentono arrivare e scappano.

I montanari vecchi e saggi, andavano per monti sempre con un bastone appresso: non serve solo come robusto appoggio, ma su necessità serve a battere FORTE il terreno e magari a difendersi. Noi, e anch'io lo faccio, al massimo si va con dei bastoncini in fibra di carbonio o alluminio, molto leggeri. E' meglio che nulla per battere il terreno per farci sentire (dalle vipere), ma un bel bastone di castagno o larice potrebbe ben essere usato come manganello (in extrema ratio, ovviamente).

72,
 
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view post Posted on 3/9/2018, 19:29

paolo

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Ciao, Sul Grappa la situazione sarà più rosea?

p.
 
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view post Posted on 4/9/2018, 06:53
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Vitaliano

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ciao Paolo,
penso proprio di sì, anche perchè resteremo nei pressi del parcheggio de l Monte Grappa ! a meno che tu non voglia pernottare in tenda rossa come hai fatto sul Pasubio! ;) - allego file di Google Earth .
72,

Download attachment
Monte_Grappa__park___Rifugio_Bassano_.kmz ( Number of downloads: 58 )

 
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view post Posted on 4/9/2018, 20:54

paolo

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No, non è più il caso di tendine.
E vedrò di avvicinarmi a motore il più sotto possibile. He He.

Ciao.
 
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view post Posted on 7/9/2018, 07:47

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Ciao a tutti
Leggendo questo argomento non posso far a meno di rispondere dato che una delle mie passioni è stata la caccia fotografica.
Innanzitutto va premesso che nel contesto naturalistico indifferente quale esso sia siamo noi che ci troviamo a casa degli animali e non il contrario.
Questo dovrebbe già far comprendere di come alcuni comportamenti dei selvatici siano del tutto istintivi a differenza dei nostri.
Venendo alla questione difesa innanzitutto si deve conoscere la morfologia del territorio nel quale ci si muove oltre agli animali che lo popolano. Perché una cosa è muoversi in un prato aperto dove tutti gli animali si sentono più esposti ben diverso muoversi in un bosco magari molto fitto dove si sentono più protetti.
Da parte nostra prima di avventurarci dobbiamo per nostra sicurezza conoscere gli animali che lo popolano come indicato orsi cinghiali daini camosci cervi ecc ecc. Di questi dobbiamo conoscere perfettamente le impronte delle zampe a terra, le abitudini alimentari gli orari se come la maggior parte nelle prime ore del mattino o della tarda sera. I versi ma soprattutto quando camminate individuate se vi trovate sottovento o sopravvento.

Attenzione alle volete. Sapete che sono animali dal sangue freddo e come tale adorano stare arrotolate sui sassi al sole.
In quella condizione vi assicuro che potreste arrivare anche a prenderle in mano senza che se ne accorgano tant'è che sono assuefatte dal piacevole calore.

Il mio suggerimento è quello di studiarvi per bene tutti questi animali affinché conosciate tutto o quasi di loro.

Solo la conoscenza vi permette di acquisire una maggior sicurezza di voi stessi ed evitare di trovarvi in spiacevoli situazioni.

Mi fermo qui ma sappiate che come in moltissimi casi è l'ignoranza ovvero la non conoscenza che fa i danni.
E la conoscenza non possiamo certo pretendere che l'abbiano gli animali nei nostri confronti.
Gianluigi

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view post Posted on 7/9/2018, 07:50

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Ops volevo scrivere attenzione alle vipere

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view post Posted on 8/9/2018, 07:41

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Aggiungo un altro particolare al quale noi non prestiamo attenzione ma gli animali in particolar modo gli ungulati si.
Si tratta dell'onore che emaniamo che emanano i nostri vestiti perché questo è un altro aspetto che viene colto immediatamente dalla maggior parte di essi.

Infine ricordate sempre che tutti gli animali hanno 3 distanze.
Nell'ordine

DISTANZA DI OSSERVAZIONE dove osservano tutto quanto sta intorno sentendosi tranquilli.

DISTANZA DI ALLARME con la quale gli animali si mettono all'erta cioè hanno percepito un potenziale pericolo.

DISTANZA DI FUGA con la quale l'animale fugge poiché non si sente più al sicuro.
Va anche detto che se a tale distanza l'animale si sente minacciato o non ha spazio per la fuga, potrebbe anche attaccare.

Prestate sempre la massima attenzione e osservate i suoi comportamenti.

Un utile strumento è binocolo poiché il più delle volte noi umani veniamo avvistati senza nemmeno che ce ne rendiamo conto ignari magari di procedere verso l'animale stesso.
Eccellenti sentinelle sono le marmotte dove quella di sentinella a distanza di centinaia di metri avvista l'uomo o qualunque altro possibile nemico.

Gianluigi


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view post Posted on 8/9/2018, 18:46
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Già, dalle mie parti si dice che se si mette un capriolo con le spalle al muro, si beccano le corna piantate nella pancia.
 
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view post Posted on 8/9/2018, 18:50
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Comunque mentre non conosco nessuno che abbia subito né un morso di vipera né un attacco di animale selvatico, ma conosco persone che hanno avuto malattia di Lyme o TBE, e ho notizia di decine di persone con danni cerebrali irreversibili da TBE, rinnovo il suggerimento di controllare bene la presenza di zecche a bordo quando si torna dalle escursioni montane.
Io sono appena rientrato e, prima cosa, dopo la doccia, prendo la lente d'ingrandimento e guardo tutto quello che riesco a controllare.
 
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view post Posted on 8/9/2018, 19:04

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CITAZIONE (IZ3ZVO @ 8/9/2018, 19:46) 
Già, dalle mie parti si dice che se si mette un capriolo con le spalle al muro, si beccano le corna piantate nella pancia.

Ciao è così e non solo per il capriolo.
Dal punto di vista di quell'ungulato era l'unica scelta che aveva.
Gianluigi
 
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view post Posted on 8/9/2018, 19:14

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Aggiungo un ulteriore elemento per valutare la presenza o meno di eventuali animali sul terreno.
Si tratta di valutare la presenza di eventuali prede. Cioè ciò di cui si nutrono.
In assenza di questi vengono conseguentemente anche meno le probabilità di incontrarli.

In sintesi prima di avvistare direttamente l'animale di cui temiamo la presenza, è bene osservare tutto ciò che "ruota" intorno ad esso.

Ben riconoscibili i segni nel terreno lasciati dai cinghiali autentici aratori di terreni dove basta osservare questi per comprenderne immediatamente la loro presenza. E se oltre a questi si osservano anche le impronte delle zampe nel terreno è anche possibile sapere la direzione che han preso.

Tutto questo senza aver ancora scorto il cinghiale per esempio.

Saluti
Gianluigi

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